Beyoncé è accusata di molestie e stregoneria.

A puntare il dito contro la celebre cantante americana, chiedendo per lei un ordine restrittivo, è stata la sua ex batterista Kimberly Thompson.

È quanto emerge da documenti giudiziari citati dal sito americano 'The Blast' e confermati dal magazine musicale 'Pitchfork'.

La Thompson afferma che Beyoncè pratica "stregoneria estrema" e "incantesimi magici" per molestarla sessualmente. E non solo: avrebbe anche "ucciso il suo gattino", "registrato le sue telefonate", oltre a "controllare regolarmene le sue finanze".

La musicista ha così chiesto per Beyoncè un ordine restrittivo temporaneo. Richiesta respinta dalla Corte di Los Angeles lo scorso 19 settembre, ma un'altra udienza sul caso è in programma per il prossimo 11 ottobre.

I giudici californiani hanno ritenuto poco credibili e prive di senso le accuse su presunte pratiche di stregoneria messe in atto dalla cantante.

Ma Kimberly Thompson è subito tornata alla carica, postando su Youtube un monologo nel quale afferma che "non bisogna fidarsi di nessuno perché il mondo è crudele, e le persone cattive non si riconoscono fino a quando non le si conosce davvero".

I legali di Beyoncè non hanno commentato la vicenda.

(Unioneonline/L)
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