Il comune di Sarule ha conferito la cittadinanza onoraria postuma a Maria Carta e Andrea Parodi, per iniziativa dell'attuale commissario del centro culturale Don Piu Felice Corda, che ha così dato concretizzato un obiettivo del precedente consiglio comunale del paese natale di Salvatore Sini, autore di "No potho reposare".

Ed è proprio all'esecuzione di questo brano simbolo dell'Isola da parte dei due artisti scomparsi che

si lega il conferimento della cittadinanza onoraria, come ha spiegato Felice Corda durante la cerimonia del

16 settembre, svoltasi alla presenza dei Antonio Gaia e Mariangela Barca, e del figlio di Salvatore Sini, dei fratelli di Maria Carta e del figlio di Andrea Parodi.

"Per avere conseguito con la loro encomiabile attività canora altissimi traguardi nazionali e internazionali - si legge nella motivazione del riconoscimento - diffondendo come nessuno la musica delle canzoni popolari sarde in Italia e all’estero".

Giacomo Serreli, responsabile del Comitato Scientifico della Fondazione Maria Carta ha ricordato come l'artista silighese avesse inciso quella canzone per la prima volta nell'album del 1978 "Umbras", cantando accompagnata dalla chitarra di Lorenzo Pietrandrea.

Un'iniziativa, quella del Comune di Sarule, che "aiuta a rafforzare il riconoscimento che il lavoro e il ruolo di Maria Carta meritano, che hanno avuto per la Sardegna e continuano ad avere", come sottolinea Serreli.

(Unioneonline/b.m.)
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