Se si parla di bomber salvezza Roberto Inglese è una garanzia.

Tre stagioni in Serie A, dal 2015 al 2018 col Chievo, e sempre obiettivo centrato.

Non solo, il suo apporto alla causa è stato determinante grazie a 28 gol in 99 presenze: uno più pesante dell’altro.

La sua forza fisica e la freddezza sotto porta hanno convinto il Napoli ad acquistarlo a titolo definitivo nell’agosto 2017 e a lasciarlo a Verona in prestito fino al maggio scorso.

Poi la bocciatura di Ancelotti in estate (troppo dura la concorrenza di Milik e Mertens) e il passaggio al Parma dove il 26enne di Lucera (Puglia) ha ritrovato la sua dimensione.

Subito gol all’esordio contro l’Udinese e tante ottime giocate, come a San Siro, dove Inglese è stato fondamentale per la vittoria contro l'Inter di Spalletti.

Sabato alle 15, nella quinta giornata di campionato, se la vedrà col Cagliari del suo ex allenatore Rolando Maran.

Uno che lo conosce bene e con cui ha un rapporto speciale.

L'esultanza di Roberto Inglese a San Siro nella vittoria contro l'Inter (foto Instagram)
L'esultanza di Roberto Inglese a San Siro nella vittoria contro l'Inter (foto Instagram)
L'esultanza di Roberto Inglese a San Siro nella vittoria contro l'Inter (foto Instagram)

La sfida con i sardi sarà anche quella tra Inglese e Pavoletti, due molto simili in tutto.

D’altronde anche "Pavoloso" non ha avuto molta fortuna a Napoli, ma pian piano ha saputo rifarsi conquistando i sardi e il popolo rossoblù.

"Non ci conosciamo personalmente", dice Inglese a Unionesarda.it. "Ma ci siamo sfidati in varie occasioni. Lo ritengo il miglior colpitore di testa della Serie A".

Come vive la sfida col numero 30 rossoblù?

"Lo rispetto molto. Ho giocato contro di lui tante volte e penso che tutto sommato abbiamo fatto una carriera simile. È un po' più grande di me e ha segnato in tutte le categorie".

Roberto Inglese (foto Unionesarda.it)
Roberto Inglese (foto Unionesarda.it)
Roberto Inglese (foto Unionesarda.it)

Dal Napoli al Parma: ci racconta la sua permanenza in azzurro?

"Napoli è stata una grande esperienza. Ti relazioni con un mondo completamente diverso rispetto ad ambienti che puntano alla salvezza. In generale, lì, gli attaccanti sgomitano meno e si predilige il gioco palla a terra: la velocità è supersonica e abituarsi non è stato facile. Posso dire che è stata una grande emozione far parte del club partenopeo, ma ora penso a fare bene col Parma".

Sebastiano Luperto e Roberto Inglese al Napoli (foto Ansa)
Sebastiano Luperto e Roberto Inglese al Napoli (foto Ansa)
Sebastiano Luperto e Roberto Inglese al Napoli (foto Ansa)

Come ha visto il Cagliari in questo inizio di stagione?

"Sono convinto che siano un'ottima squadra. Ho avuto Maran per tre stagioni al Chievo e non mi sorprende la partenza sprint dei rossoblù. Sono attrezzati e possono ambire anche a qualcosa in più della salvezza. Ovviamente ,spero che inizino a raccogliere punti più avanti e non contro di noi".

Un'altra vecchia conoscenza rossoblù è Bruno Alves, un grande uomo spogliatoio. Contento di averlo in squadra?

"Bruno non lo scopro di certo io. La sua carriera internazionale parla per lui. È un leader, ha grande esperienza e non ha avuto problemi nell'inserimento"."

Un duello tra Mario Mandzukic e Roberto Inglese durante Parma-Juventus (foto da Instagram)
Un duello tra Mario Mandzukic e Roberto Inglese durante Parma-Juventus (foto da Instagram)
Un duello tra Mario Mandzukic e Roberto Inglese durante Parma-Juventus (foto da Instagram)

Altro ex è Deiola. Come vi trovate?

"Mi ha sorpreso. Ha grandi potenzialità sia fisiche che tecniche. A differenza di Pavoletti non lo conoscevo nel dettaglio come giocatore, ma avrebbe potuto affacciarsi molto prima alla Serie A. Sono stupito che non gli abbiano dato una chance prima".

Filippo Migheli

(Unioneonline)

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