Lo skipper della barca su cui lavorava l'ha cacciato, invitandolo a scendere dall'imbarcazione. Lui ha tentato di risalire a bordo, ma la passerella era stata rimossa.

Comincia con un tuffo nelle acque del porto di Arbatax, la notte tra martedì e mercoledì, la disavventura di un marinaio russo, 40 anni. L'uomo è stato subito ripescato dagli occupanti di un'altra barca, richiamati dalle sue urla.

Tuttavia si è subito gettato di nuovo in mare per sfuggire all'equipe dei soccorritori, arrivati sulla banchina.

A quel punto sono scattate le ricerche, via terra e via mare, coordinate dagli uomini di Circomare. Ricerche rese difficili dall'acqua torbida e dalla pioggia intensa.

Poco dopo l'uomo veniva recuperato, in forte difficoltà, vicino a uno dei ponti di galleggiamento. Soccorso dagli uomini del 118 il marinaio è stato trasportato in ambulanza all'ospedale di Lanusei per un principio di annegamento.

Ultimate le operazioni di soccorso gli uomini di Circomare hanno avviato le indagini per cercare di ricostruire i contorni, per nulla definiti, della vicenda. All'origine del primo tuffo, incidentale, ci sarebbe una lite scoppiata a bordo dell'imbarcazione. Resta da capire perché l'uomo si sia voluto sottrarre ai soccorsi gettandosi in mare e rischiando di morire.
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