A lanciare l'allarme già tre anni fa era stato l’ex direttore dell'Ente Foreste di Nuoro Felice Corda: l'Ailanto – conosciuto come "albero del Paradiso" ma ribattezzato "albero della morte" perché uccide la flora intorno a sé ed è tossico – sta colonizzando il territorio, da nord a Sud dell’Isola.

L'albero cresce velocemente: ogni pianta genera un milione di semi ed è di difficile estirpazione.

"La situazione si è aggravata e non soltanto a Nuoro", ha detto ai microfoni di Videolina lo stesso Corda, "se si entra nel sito della facoltà di Scienze a Cagliari si vede che su 74 casi di allergie 21 casi sono provocati dall'Ailanto".

"Sta diventando un problema serio, perché la sua forza riduce la biodiversità dei sistemi naturali della Sardegna. L’Ue ha deciso di affrontare il problema con delle normative per difendere le altre piante", ha detto Michele Mulas del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari.

In Sardegna però l’Alianto viene ancora piantato.

"È compito della Regione affrontare questo problema", ha concluso Corda.

IL SERVIZIO DEL TG DI VIDEOLINA:

© Riproduzione riservata