Sono molteplici gli scopi che nella mattinata di mercoledì porteranno nuovamente a Roma Sardegna Pulita e i rappresentanti di altre 6 associazioni antimilitariste.

Prima una conferenza stampa che i pacifisti hanno previsto di tenere davanti alla reale Ambasciata dell'Arabia Saudita, poi l'invio di un esposto alla Corte Penale Internazionale per denuciare "i recenti massacri di vittime civili perpetrati nello Yemen dalla coalizione militare guidata dalla stessa monarchia saudita".

Ma, negli intendimenti degli antimilitaristi, c'è anche l'intenzione di investire della questione delle "esportazioni belliche fuorilegge della Rwm" il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in qualità di capo delle forze armate e Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura.

Una manifestazione degli antimilitaristi al consolato tedesco di Cagliari (Simone Farris)
Una manifestazione degli antimilitaristi al consolato tedesco di Cagliari (Simone Farris)
Una manifestazione degli antimilitaristi al consolato tedesco di Cagliari (Simone Farris)

"Il vento per fortuna sembra stia cambiando", osserva Angelo Cremone, portavoce di Sardegna Pulita. "Come auspicavamo da tempo il vicepremier Luigi Di Maio ha avviato un discorso sul blocco delle esportazioni belliche italiane a paesi belligeranti. Questo, a nostro avviso, causerà lo stop alle commesse belliche verso la fabbrica domusnovese, indebolendola fino a portarla alla crisi".

"Non è giusto però - ritiene l'esponente pacifista - che siano i lavoratori dello stabilimento a pagare questa situazione. Per questo ci rivolgiamo al governatore Pigliaru e al coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi: si impegnino a creare nuove opportunità per lavoratori incolpevoli che presto si ritroveranno senza impiego".
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