Cinque persone arrestate, due piantagioni di marijuana sequestrate con quasi mille piante, a Neoneli e Sanluri.

Tra i capi dell'organizzazione ci sono un ex postino e una barista.

I dettagli dell'operazione coordinata dalla procura della Repubblica di Oristano sono stati illustrati nel Comando Carabinieri di Oristano dal procuratore Ezio Domenico Basso, dal comandante provinciale tenente colonnello Domenico Cristaldi, dal maggiore David Egidi, comandante del reparto operativo, e dal comandante dei cacciatori di Sardegna Alfonso Musumeci.

La conferenza stampa (Elia Sanna)
La conferenza stampa (Elia Sanna)
La conferenza stampa (Elia Sanna)

Il blitz è avvenuto sabato mattina nelle montagne impervie di Neoneli, dove è stata scoperta una piantagione di 600 piante accanto a un ovile, alcune alte anche oltre 2 metri, che avrebbero fruttato oltre 1.100 chili di droga.

L'altra piantagione di circa 300 piante è stata scoperta a Sanluri grazie alla collaborazione dei carabinieri della locale compagnia.

A finire in carcere sono stati: Davide Corda, 60 anni di Neoneli, postino in pensione, proprietario dell'ovile, Ignazio Piano, 46 anni di Villasor, Fabrizio Scintu, 36 anni di Gergei, rinchiusi nel carcere di Massama.

Nelle celle della Casa circondariale di Uta sono invece finiti una coppia di Sanluri, Salvatore Cadeddu, cuoco di 53 anni, e la compagna Catrin Desogus, barista di 37 anni.

Accanto alla piantagione, nascosta in una zona impervia, sono state ritrovate delle tende suddivise in zona giorno dove era stata allestita una cucina da campo, e una notte, dove la banda riposava.

I carabinieri hanno recuperato anche una pistola, priva di matricola, all'interno di uno zaino. Per la prima volta è stata ritrovata un'arma, a conferma che avrebbero difeso la droga anche con un eventuale conflitto a fuoco, o con le forze dell'ordine o con altri concorrenti.

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