È al vaglio degli inquirenti una nuova ipotesi investigativa nel caso del crollo del Ponte Morandi, avvenuto lo scorso 14 agosto a Genova.

Nella tragedia sono morte 43 persone.

Secondo quanto riporta il "Corriere della Sera", gli investigatori sospettano che a dare il colpo di grazia al viadotto, struttura che già necessitava di importanti interventi di manutenzione, sia stato un autoarticolato.

L'attenzione degli investigatori, che avrebbero più volto osservato i video del disastro, si starebbe concentrando su un mezzo che, al momento del crollo, stava percorrendo il ponte.

Si tratta del "Fiat Stralis della Mcm autotrasporti di Novi Ligure, precipitato con gli altri nel baratro", riporta il "Corriere".

La mattina del 14 agosto il mezzo stava trasportando un rotolo d'acciaio del peso di 440 quintali (il limite di legge è di 462).

Alla guida del tir c'era l'autotrasportatore Giancarlo Lorenzetto, 55 anni, tra i sopravvissuti della tragedia.

PERQUISIZIONI AL POLITECNICO DI MILANO - Intanto nella mattinata di oggi la Guardia di Finanza di Genova si è recata negli uffici del Politecnico di Milano e del Cesi, società che nel 2016 ha eseguito uno studio sul ponte Morandi, per acquisire alcuni documenti.

Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno prelevato materiale cartaceo, informatico, cellulari e computer.

IL SOPRALLUOGO TRA LE MACERIE DEL PONTE:

(Unioneonline/F)

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