Il Tribunale penale di Lecce ha stabilito che scrivere recensioni false su TripAdvisor - la piattaforma relativa ai viaggi che raccoglie ristoratori, alberghi e altri fornitori di servizi - sotto finte identità è un reato.

La causa - la cui sentenza è la prima in Italia su questo argomento - si è conclusa con la condanna a nove mesi di reclusione e al pagamento di circa ottomila euro per spese e danni per il proprietario di PromoSalento, un'agenzia che vendeva pacchetti di recensioni false agli esercenti.

Nel procedimento si è costituita parte civile TripAdvisor.

"Attraverso un lavoro di ricerca e indagine - scrive la società americana, raccontando come è nata l'indagine - i nostri investigatori hanno raccolto una serie di dettagli e informazioni relative alle persone coinvolte".

"Il passo successivo è stato quello di stabilire che PromoSalento non si era limitata a pubblicizzare servizi di vendita delle recensioni false, ma aveva realmente provato a postare recensioni fasulle sul nostro sito. Durante il corso delle nostre indagini, le nostre analisi tecniche ci hanno portato ad identificare prima e poi a rimuovere o bloccare oltre 1.000 tentativi di invio di recensioni su TripAdvisor ad opera di PromoSalento relative a centinaia di strutture", si legge ancora sul portale.

Secondo il sito, PromoSalento ha cercato di "superare i nostri esami minuziosi modificando regolarmente gli username e gli indirizzi email da cui venivano inviate le recensioni, ma i nostri processi di identificazione delle frodi prevedono l'uso di una suite di tecnologie avanzate per valutare centinaia di attributi delle recensioni come gli indirizzi IP, il tipo di browser e persino la risoluzione dello schermo del dispositivo utilizzato dal recensore".

Il portale ha poi fatto sapere di aver "penalizzato" nelle sue classifiche le attività che hanno pagato per ottenere le recensioni fasulle.

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata