Anche l'arcivescovo di Washington, il cardinale Donald Wuerl, è finito nella bufera per lo scandalo pedofilia in Pennsylvania, dove un grand jury ha ricostruito che, a partire dal 1947, oltre 300 preti cattolici hanno abusato di oltre un migliaio di bambini.

Il prelato non è coinvolto direttamente nelle accuse ma sta ricevendo crescenti richieste di dimissioni per il modo in cui ha gestito i casi di cui, a quanto pare, era a conoscenza.

"Nel futuro molto prossimo - scrive in una lettera ai sacerdoti della sua diocesi - intendo andare a Roma per incontrare il Santo Padre e parlare delle mie dimissioni".

"In discussione - prosegue - è ora come iniziare a portare in modo efficace un nuovo livello di risanamento per le vittime che hanno sofferto così tanto. E per i fedeli, affidati alle nostre cure, che anche sono rimasti feriti dalla vergogna di queste terribili azioni e hanno messo in discussione la capacità del loro vescovo di assicurare la necessaria leadership", le parole del cardinale Wuerl nella lettera inviata ieri, secondo quanto riporta il Washington Post.

"È chiaro che una decisione, più prima che poi, da parte mia è essenziale, in modo che la nostra arcidiocesi che noi tutti amiamo possa andare avanti", conclude nella missiva.

(Unioneonline/D)

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