Il suo destino sembrava già segnato: trascorrere il resto della sua vita in un carcere. E invece un cane è riuscito a cambiare tutto.

Joshua Horner, idraulico di Redmond (Stati Uniti), era stato condannato a cinquant'anni di carcere per aver violentato una ragazzina.

La minorenne lo aveva accusato di aver abusato sessualmente di lei e di aver ucciso il suo cane, per farle capire cosa sarebbe accaduto se avesse deciso di parlare.

Lei lo ha denunciato lo stesso e l'uomo, arrestato nell'aprile 2017, è stato condannato a cinquant'anni di prigione. Ma sei mesi dopo Horner ha impugnato la sentenza, negando tutte le accuse e insistendo nella ricerca di Lucy, la cagnetta morta, perché - trovandola - avrebbero dimostrato che la ragazzina mentiva.

In effetti la cagnolina è stata ritrovata sana e salva. E, benché il fatto che sia viva non possa dimostrare che la ragazzina non sia stata violentata, sicuramente mette in dubbio la credibilità della vittima presunta.

L'uomo intanto è stato scagionato e sarà giudicato in un nuovo processo.

(Unioneonline/D)
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