La Procura di Brescia ha aperto un'indagine per le decine di casi di polmonite, 148 fino a questo momento, che si stanno manifestando nella città lombarda.

L'ipotesi di reato è di epidemia colposa.

Mentre i carabinieri del Nas stanno raccogliendo i dati sui contagi, "stiamo facendo tutto ciò che si può fare", ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia. "Sia con l'investigazione sui campionamenti fatti per capire se il vettore sia l'acqua, sia interrogando i pazienti per capire se c'è un elemento che li accomuna e individuare la sorgente" del contagio, "ma lavoriamo anche in altre direzioni. Anche sull'aria stiamo iniziando a pensare di fare qualcosa".

"Non vogliamo lasciare nulla al caso", sottolinea Gallera. Nel Bresciano "siamo intervenuti a distanza di pochissime ore dall'evidenza del fenomeno e abbiamo convocato i gestori delle reti idriche e i Comuni per fare la prevenzione, e in poche ore abbiamo fatto 52 campionamenti. Per i risultati dobbiamo attendere dieci giorni".

"Stiamo lavorando in tutte le direzioni - ha concluso - in sintonia con maggiori esperti e con l'Istituto superiore di sanità. Vogliamo dare un messaggio di rassicurazione alla popolazione. Contiamo nell'arco di poco tempo di riuscire a dare messaggi definitivi".

(Unioneonline/D)

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