La Lega Italiana Anti-vivisezione contro l'abbattimento dei "bovini inselvatichiti" nelle campagne di Pula e Villa San Pietro.

L'associazione ambientalista ha diffuso una nota, alla luce dei risultati del piano di contenimento del fenomeno, giudicato "inefficace", dove si legge:

"Si torna a parlare di abbattimento, ormai scontata soluzione finale per tutti i problemi di convivenza uomo-animali tanto utilizzata in Sardegna, che oltre ad essere una prospettiva eticamente inaccettabile si è rivelata inefficace quando applicata. Questo perché eventuali bovini scampati ai fucili ma feriti ed in fuga potrebbero anzi diventare un problema ancora più grave per la sicurezza".

La Lav propone anche alcune soluzioni: "Il numero degli individui dalle stime pubblicate pare in aumento e la sterilizzazione farmacologica con vaccino anticoncezionale sarebbe la prima cosa da fare per impedire altre nascite. Questa soluzione viene usata con successo in vari paesi, tra cui gli Usa".

Inoltre, "approntando dei punti di foraggio in zone distanti li si allontana dalle abitazioni e contrasta la dispersione nel territorio, altra misura che dove utilizzata si rivela spesso efficace. Inoltre l’individuazione di un habitat dedicato e controllato, delimitato da recinzioni elettriche, garantirebbe la sicurezza".

"È doveroso che non vengano adottate soluzioni cruente per risolvere problematiche che riguardano gli animali e ci si impegni a trovare soluzioni alternative - dice Roberto Corona, referente della Lav di Cagliari - le colpe dell'uomo non possono sempre ricadere sugli animali, e ogni problema non può essere risolto con gli abbattimenti facili e la solita filosofia della doppietta".

Nei giorni scorsi proprio nella zona di Pula, un uomo è stato caricato e ferito da un toro allo stato brado.

(Unioneonline/l.f.)

Un bovino a Pula (foto diffusa dalla Lav)
Un bovino a Pula (foto diffusa dalla Lav)
Un bovino a Pula (foto diffusa dalla Lav)
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