"Due feriti nelle giornate di pre-apertura della caccia in Sardegna".

Lo sottolinea l'associazione animalista Aidaa, in una nota diffusa oggi.

"Manca una settimana esatta all'apertura ufficiale della caccia - si legge nel comunicato - e come ogni anno inizia anche la conta dei cacciatori feriti in questi primi giorni di caccia si contano già due feriti da arma da fuoco, uno in Sardegna ad Ottana ed uno in Sicilia a Barcellona Pozzo di Gotto, un terzo cacciatore è rimasto invece incornato da un toro ad una gamba sempre in Sardegna".

Ma Lorenzo Croce presidente dell'associazione avverte: "Il bilancio potrebbe farsi ben più grave".

Ed è sempre Croce a spiegarne i motivi: "Al momento la conta si ferma a tre feriti due dei quali da arma da fuoco, piu un terzo incornato da un toro al quale si era avvicinato in maniera incauta, ma non ci facciamo illusioni presto, anzi prestissimo vista anche l'avanzata età dei cacciatori a cui è consentito sparare si inizieranno a conteggiare anche i morti".

"La cosa grave - continua Croce - è che oltre a spararsi tra loro spesso sparano a persone che con la caccia non c'entrano niente, noi crediamo che da subito si introducano sia l'omicidio volontario di caccia che la norma per cui i cacciatori feriti nelle azioni conseguenti le attività venatorie si paghino di tasca le spese mediche e ospedaliere".

(Unioneonline/l.f.)

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