La procura di Palermo ha inviato gli atti dell'inchiesta su Matteo Salvini, per il blocco dei migranti a bordo della nave Diciotti, al tribunale dei ministri.

Il reato ipotizzato è quello di sequestro di persona aggravato (articolo 605 del Codice penale), mentre sono cadute le accuse di sequestro di persona a scopo di coazione, l'abuso d'ufficio e l'omissione di atti d'uffici, inizialmente ipotizzati dalla procura di Agrigento.

Il suo portavoce

A rendere nota la notizia è stato lo stesso vicepremier che in diretta Facebook ha aperto la busta arrivata dalla procura siciliana.

"Vediamo se sono un sequestratore, e voi siete complici: ringrazio i 3 milioni di italiani che mi seguono", ha dichiarato il ministro dell'Interno prima di leggere il documento.

"Vado a memoria, ma credo che saranno almeno 15 anni di galera come pena massima di galera, a cui bisogna aggiungere le aggravanti", ha detto il leader leghista leggendo gli articoli per i quali è indagato, dichiarandosi contrariato del fatto che giudici "non eletti" indaghino su un organo dello Stato "eletto dal popolo".

Al termine della diretta Salvini ha appeso il foglio in cui si notifica che viene indagato.

Il documento è ora nel suo ufficio al Viminale, incastrato sotto un quadro.

"È una medaglietta - ha detto il vicepremier ai suoi follower su Facebook -, ora vado avanti".

ANM: "IL MINISTRO STRAVOLGE I PRINCIPI COSTITUZIONALI" - In seguito agli attacchi ai giudici di Salvini, l'Associazione Nazionale Magistrati ha diramato una nota: Le dichiarazioni di oggi del ministro dell'Interno, intervenute dopo la notifica degli atti da parte della Procura di Palermo in merito alla vicenda della nave Diciotti, rappresentano un chiaro stravolgimento dei principi costituzionali, che assegnano alla magistratura il compito e il dovere di svolgere indagini e accertamenti nei confronti di tutti, anche nei confronti di chi è titolare di cariche elettive o istituzionali".

DI MAIO - E anche l'alleato Luigi Di Maio prende le distanze. "Non ritengo giusto che non si rispetti la

magistratura. Ci vuole rispetto per la magistratura", ha detto il capo politico del Movimento 5 Stelle commentando la vicenda.

"Quando si dice che ci sono magistrati di destra e sinistra stiamo riportando il paese alla seconda Repubblica", ha proseguito Di Maio, ammettendo che per la Lega "è un momento difficile".

Ancora: "Non scateniamo questa guerra con la magistratura o i cittadini ci diranno 'state combattendo o state governando?'".

LA DIRETTA FACEBOOK DI SALVINI:

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(Unioneonline/F)

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