Ci sarà anche Sergio Costa in Sardegna in occasione dell'esercitazione anti-inquinamento internazionale che si svolgerà a La Maddalena la settimana prossima.

Il ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare sarà quindi nell'arcipelago nei giorni 12 e 13 settembrementre si svolgeranno le simulazioni relative al caso di inquinamento da idrocarburi in mare.

Il programma prevede che venga inscenato l'urto di una nave cisterna in avaria contro gli scogli della secca dei Monaci, a est di Caprera, con conseguente sversamento in acqua di 200 tonnellate di prodotto inquinante. Agli effetti della simulazione quest'ultimo sarà rappresentato da lolla di riso, prodotto organico gradito ai pesci.

L'esercitazione è organizzata nell'ambito dell'Accordo RAMOGE stipulato nel 1976 da Italia, Francia e Principato di Monaco per il coordinamento degli interventi di tutela del mare in caso di sversamento di prodotti petroliferi e sostanze pericolose, nell'area che va da Marsiglia alle coste del Lazio, comprese la Corsica e la Sardegna.

Regolarmente, i tre Stati organizzano questo evento per testare l'efficacia del piano di cooperazione.

"L'Italia - dice il ministro - è all'avanguardia in Europa, grazie a una struttura dedicata all'antinquinamento sempre pronta a intervenire. Abbiamo scelto di simulare un disastro petrolifero in un'area dichiarata a livello internazionale 'Area Marina Particolarmente Sensibile', parte del Santuario dei Cetacei e del Parco nazionale dell'arcipelago di La Maddalena, perché vogliamo essere sicuri che qualora, speriamo mai, si verifichino incidenti in un'area così fragile del nostro Mediterraneo, si riesca a intervenire tempestivamente per arginare il problema. La prevenzione è fondamentale".

Costa ringrazia anche la Guardia costiera "per lo sforzo che profonde ogni giorno in questa direzione e per il coordinamento operativo dell'esercitazione".

In azione per l'Italia ci saranno i mezzi navali del ministero dell'Ambiente specializzati per l'antinquinamento, unità marittime e aeree della Guardia costiera, un pattugliatore navale della Marina Militare e un elicottero dei Vigili del fuoco.

Per la Francia un mezzo navale con attrezzature specializzate nell'antinquinamento e un aereo. Interverranno, inoltre una nave della Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA) e un aereo della Spagna.

Il CNR studierà lo spostamento della macchia inquinante attraverso un programma di simulazione supportato anche da boe correntometriche appositamente rilasciate in mare.

Oltre all'esercitazione in mare, quest'anno verrà testata anche la risposta a terra da parte delle autorità locali competenti, simulando lo spiaggiamento del prodotto petrolifero sulla costa.

(Unioneonline/s.s.)
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