In un'intercettazione agli atti dell'inchiesta sull'aggressione da lui subita, Niccolò Bettarini - figlio 19enne di Stefano Bettarini e Simona Ventura, accoltellato davanti a una discoteca a Milano lo scorso 1 luglio - ha raccontato a un amico "di avere ricevuto in ospedale la visita dei capi della curva dell'Inter che gli hanno detto che a San Vittore hanno fatto picchiare i suoi aggressori, li hanno fatti gonfiare come 'le prugne' sia dagli sbirri che da quelli dentro".

La telefonata risale al 7 luglio, quando il giovane era ricoverato in ospedale.

Per l'aggressione, avvenuta davanti all'Old Fashion, sono state fermate quattro persone, tra cui Davide Caddeo, che avrebbe materialmente sferrato le otto coltellate.

L'accusa è di tentato omicidio.

Subito è arrivata la smentita dei rappresentanti della curva nord nerazzurra attraverso le parole dell'avvocato Mirko Perlino, legale del "direttivo".

I tifosi hanno negato di "conoscere Niccolò Bettarini", e "soprattutto di aver fatto picchiare i suoi aggressori".

L'avvocato difende anche uno dei fermati e ha spiegato che "né lui né gli altri" tre indagati sono stati aggrediti in carcere.

(Unioneonline/F)

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