Il Poligono interforze, sulla base di un protocollo sottoscritto tra il ministero della Difesa e il distretto Aerospaziale della Sardegna, ospiterà le sperimentazioni legate alla specialità di paracadutismo Speed Skydiving.

Il progetto vede coinvolti, con la campionessa Mascia Ferri, la Vitrociset e il dipartimento di meccanica e chimica dei materiali dell'Università di Cagliari sotto il coordinamento della 3DAerospazio Srl.

Lo speed skydiving è una specialità del paracadutismo sportivo. L'abilità dell'atleta, che si lancia in caduta libera da 4000 metri, viene misurata da due strumenti, ai lati del paracadute, in grado di rilevare la velocità massima e media.

Gli esperimenti analizzeranno la postura dell'atleta durante il lancio per identificarne i parametri biomeccanici rilevanti ai fini della prestazione.

Per questo lo skydiver sarà dotato di marker in tutto il corpo. Mascia Ferri è attualmente l'unica donna al mondo a praticare a livello agonistico questo sport. Nel 2018 ha toccato la velocità record di 387 chilometri orari. «Questa sperimentazione - spiega il copmandante del Poligono Giorgio Russo - esalta il ruolo duale del Poligono, a vantaggio del settore militare e di quello civile. Rinnoviamo lo spirito che nel 1956 portò alla fondazione del Poligono stesso». Concorda Giacomo Cao, del Dass: "Dimostriamo quali sinergie possiamo mettere in campo e nel contempo riusciamo ad attirare significativi investimenti finanziari e di capitale umano particolarmente qualificato".
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