La Russia ha avviato verifiche dopo che una perdita di ossigeno verificatasi la scorsa settimana su una navetta Soyuz attaccata alla Stazione spaziale internazionale Iss.

Il motivo degli accertamenti sembra uscito da un film di spionaggio o fantascienza.

Invece è tutto vero: Mosca teme che possa essersi trattato di un sabotaggio deliberato.

Il capo dell'agenzia spaziale russa, Dmitry Rogozin, ha infatti riferito che il "buco" rilevato giovedì scorso a bordo potrebbe essere stato realizzato "deliberatamente", sulla Terra o addirittura da astronauti nello Spazio, forse mediante un trapano.

Secondo quanto si è appreso, i cosmonauti russi hanno poi utilizzato del nastro per tappare la falla, che aveva provocato una piccola perdita di pressione, comunque non pericolosa per la vita delle persone a bordo.

(Unioneonline/l.f.)
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