Ricomincia la stagione venatoria e con essa la polemiche.

I circa 36mila cacciatori sardi potranno tornare a sparare il 2 e il 6 settembre (giornate di pre-apertura) a tortore selvatiche, cornacchie e ghiandaie e poi, dal 30 settembre, anche agli esemplari di pernice sarda, germano reale, alzavola, canapiglia, fischione, mestolone, beccaccino, gallinella d’acqua, pavoncella, frullino, porciglione, folaga, allodola, merlo, quaglia, cesena, tordo bottaccio, tordo sassello e colombaccio.

Le associazioni ambientaliste, però, tornano a protestare.

Il motivo? Non è ancora stato completato il censimento (di cui si stanno occupando Regione e università di Sassari) degli esemplari di ogni specie presa di mira dalle doppiette.

"Dunque come si fa ad autorizzare l'uccisione di uccelli e animali senza conoscere il numero degli esemplari presenti in Sardegna?", si chiedono gli animalisti.

Il servizio del Tg di Videolina:

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