Elezioni presidenziali vietate per Luiz Inacio Lula da Silva: è questa la decisione del Tribunale supremo elettorale del Brasile, che ha repinto la candidatura dell'ex presidente e accolto invece le impugnazioni motivate dalla condanna penale.

Lula, in carcere per le accuse di corruzione e riciclaggio e con una pena di 12 anni di reclusione, non potrà quindi correre alle consultazioni in programma a ottobre: era stato lui il principale candidato indicato dal Partito dei lavoratori.

Gli avvocati di Lula hanno già annunciato il ricorso alla Corte suprema, mentre il partito ha emanato una nota in cui spiega che continuerà a "lottare per la candidatura" dell'ex presidente.

Dai più recenti sondaggi, otterrebbe un consenso del 40 per cento, un vantaggio molto ampio rispetto agli altri schieramenti in campo.

(Unioneonline/s.s.)

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