Una donna di origini polacche è stata segregata in un cassone della frutta per due settimane.

È successo a Sommacampagna, in provincia di Verona, dove alcuni operai hanno allertato le forze dell'ordine, dopo aver sentito delle grida vicino a un'azienda agricola nei pressi dell'autostrada A4.

Gli agenti della polizia stradale di Verona Sud e i carabinieri della compagnia di Villafranca sono intervenuti sul posto e hanno trovato all'interno di un cassone di mele una donna.

Le forze dell'ordine hanno poi arrestato un 53enne italiano, sospettato di essere il suo aguzzino.

Ora è accusato di sequestro di persona e tortura

Secondo quanto emerso dalle indagini, la donna - che prestava servizio nell'azienda dell'uomo - sarebbe rimasta ingabbiata nel cassone per 14 giorni.

Il 53enne le concedeva una mela e una bottiglietta d'acqua al giorno per alimentarsi.

(Unioneonline/F)
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