Nuove accuse al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, già indagato dalla procura di Agrigento con l'accusa di sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio, insieme al suo capogabinetto per il caso Diciotti, la nave della Guardia costiera italiana rimasta per giorni nel porto di Catania senza ricevere l'ok allo sbarco dei migranti a bordo.

Secondo fonti giudiziarie, per il vicepremier sarebbero stati ipotizzati altri due reati.

Il primo sarebbe quello di sequestro di persona a scopo di coazione, legato fatto che il ministro dell'Interno avrebbe impedito lo sbarco per fare pressione sull'Unione europea per la redistribuzione dei migranti.

Il secondo quello di omissione di atti di ufficio, dal momento che il titolare del Viminale avrebbe ignorato la richiesta della Guardia costiera di un porto sicuro, indicando Catania solo come scalo tecnico.

"Siamo al lavoro da neanche 3 mesi, mi sembrano trent'anni visto anche il numero di inchieste a carico. Oggi ho scoperto che ho altri due capi di imputazione, per me sono medaglie", ha commentato il diretto interessato in diretta Facebook da Venezia.

"Ho appena scoperto che sono accusato anche di un reato che non pensavo esistesse: ricatto all'Unione Europea. Prendo atto che stanno modificando il codice penale a uso e consumo del ministro. Se è così rivendico di aver bonariamente ricattato l'Unione europea", ha poi aggiunto il ministro dell'Interno.

L'ARRIVO DEI MIGRANTI A ROCCA DI PAPA:

(Unioneonline/F)

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