I resti di una scalatrice scomparsa 31 anni fa sono stati ritrovati in Russia, ma non è stato difficile riconoscere la vittima.

Il corpo di Elena Basykina, alpinistra scomparsa nel 1987 a 36 anni mentre scalava il monte Elbrus, il più alto della Russia con i suoi 5642 metri, si trovava a 4200 metri d'altezza.

Erano praticamente intatti, incastonati nel ghiaccio: "È come una statua di cera", hanno detto gli uomini che l'hanno identificata.

Eravamo nell'Unione Sovietica di Gorbaciov, nel 1987: Elena e i suoi sei compagni di scalata vennero travolti da una valanga. Inutili le ricerche all'epoca.

Una notizia che risolleva il morale dei familiari della donna: "Ora finalmente possiamo darle una sepoltura", hanno dichiarato intervistati dalla stampa locale. La mamma di Elena si era ammalata dopo la scomparsa della figlia, e non si è mai ripresa fino al giorno in cui è morta.

Proseguono ancora le indagini per scoprire dove siano finiti i suoi sei compagni.

(Unioneonline/L)
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