Barcellona, la commemorazione a un anno dall'attentato. Contestato re Felipe
Barcellona ricorda oggi le 16 vittime dell'attentato avvenuto sulle Ramblas e a Cambrils esattamente un anno fa.
Nell'attacco terroristico sono morti anche due italiani, Luca Russo e Bruno Gulotta.
"Un anno fa Barcellona subì uno dei peggiori attacchi nella sua storia", ha scritto Ada Colau su Twitter, "ci hanno ferito profondamente ma non ci hanno infettati con il loro odio. Siamo una città di pace, orgogliosi della nostra diversità".
L'omaggio alle vittime sulla Ramblas è cominciato stamattina alle 10 con la deposizione di fiori da parte di parenti delle vittime e cittadini sul mosaico di Mirò, nel luogo in cui un furgone guidato dal 22enne di nazionalità marocchina Younes Abouyaaqoub terminò la sua corsa dopo aver falciato decine di pedoni che camminavano nella zona pedonale.
Poi la manifestazione in Plaza Catalunya alla presenza delle principali autorità spagnole, tra cui il premier Pedro Sanchez, il presidente catalano Quim Torra e Colau.
Al suo arrivo il re spagnolo Felipe VI e la moglie donna Letizia sono stati oggetto di contestazioni, attraverso striscione affisso su un palazzo della piazza nella serata di ieri.
"Il re di Spagna non è il benvenuto nei Paesi catalani", si legge
La polizia catalana ha cercato all'alba di rimuovere lo striscione, che mostra anche una immagine di Felipe VI a testa in giù, ma qualche ora dopo l'intervento degli agenti un gruppo di attivisti lo ha nuovamente srotolato.
"Oggi non è un giorno da politicizzare, ma per accompagnare le vittime e il rispetto si dimostra mantenendo le forme", ha detto Torrent parlando dello striscione.
(Unioneonline/F)