Due cittadini marocchini sono stati espulsi dal Viminale per motivi di sicurezza: un 33enne che abitava in provincia di Alessandria e un 38enne che che era detenuto nel carcere di Vibo Valentia.

Il primo, uomo dal carattere violento e con diversi precedenti per reati comuni, in diverse occasioni aveva minacciato alcune persone inneggiando allo Stato Islamico all'ideologia jihadista.

Una instabilità comportamentale a cui vanno aggiunti chiari indicatori - tratti dalle indagini - di un processo di radicalizzazione. Per via del suo comportamento violento era persino stato allontanato dalla comunità islamica alessandrina.

L'uomo è partito oggi per Casablanca, con un volo diretto da Malpensa.

L'altro, il 38enne di Vibo, era già stato segnalato nel luglio di due anni fa nell'ambito del monitoraggio dell'ambiente carcerario perché aveva manifestato segnali di radicalizzazione religiosa.

Detenuto a Vibo per spaccio di stupefacenti, aveva aggredito e minacciato il suo compagno di cella per obbligarlo a festeggiare l'attentato di Nizza del 14 luglio, in cui morirono decine di persone travolte da un camion lanciato a folle velocità.

Espiata la pena, è stato rimpatriato in Marocco con volo diretto.

Diventano così 80 le espulsioni eseguite nel 2018.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata