Parisa Pourtaherian è una giovane fotografa iraniana con un sogno nel cassetto: riprendere le partite di calcio del campionato nazionale. Gli ostacoli, però, non sono pochi, perché le leggi del Paese in proposito sono piuttosto rigide e proibiscono alle donne di entrare negli stadi durante le partite di calcio.

In tante hanno provato ad aggirare il divieto camuffandosi da uomini, ma una volta scoperte sono state arrestate dalle autorità, come ha raccontato il regista Jafar Panahi - condannato a sei anni di prigione e bandito dal cinema per 20 anni - con la pellicola Fuorigioco, sul caso di un gruppo di ragazze che ha tentato di entrare allo stadio per assistere alla qualificazione della nazionale iraniana ai Campionati del Mondo.

Il tema, poi, è tornato d'attualità con il recente Mondiale di calcio russo, un'occasione speciale durante la quale il grande stadio di Teheran Azadi è stato aperto anche alle donne per la proiezione su maxi schermi delle partite. E l'anacronismo di queste restrizioni è diventato ancora più sentito dopo che la vicina Arabia Saudita ha allentato leggi restrittive analoghe

Gruppo di ragazze a Teheran. (Foto Ansa)
Gruppo di ragazze a Teheran. (Foto Ansa)
Gruppo di ragazze a Teheran. (Foto Ansa)

Nonostante tutto, la giovane fotografa Parisa Pourtaherian non ha abbandonato il proprio sogno, e qualche giorno fa, quando sono iniziate le partite della Lega nazionale, per riuscire a fotografare una partita si è arrampicata su un tetto vicino allo stadio e ha iniziato a scattare.

Poco dopo alcuni colleghi maschi l'hanno notata e dimenticandosi della partita hanno fotografato la sua impresa, finita poi sulle pagine dei giornali di tutto il mondo.

(Unioneonline/b.m.)
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