Il caso di Ellie Holman, arrestata e detenuta a Dubai per tre giorni con la figlia di 4 anni, aveva fatto il giro del mondo, dopo che la donna aveva raccontato al Daily Mail che la detenzione era dovuta a un bicchiere di vino bevuto durante il volo da Londra.

Ma oggi arriva la secca smentita del procuratore generale di Dubai, secondo cui la detenzione sarebbe durata non più di 24 ore e sarebbe dovuta al passaporto scaduto presentato dalla dentista britannica ai controllori dell'aeroporto locale.

"L'ufficiale l'ha informata che avrebbe potuto entrare nel Paese dopo il rilascio di un nuovo visto temporaneo per un massimo di 96 ore - spiega la nota dell'autorità locale - e che di conseguenza avrebbe dovuto adeguare il suo volo di ritorno al nuovo visto".

A provocare il fermo da parte dei funzionari aeroportuali avrebbe contribuito poi la reazione rabbiosa della donna.

(Unioneonline/b.m.)

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