L'assessore della Sanità della Regione Sardegna, Luigi Arru, ha deciso di querelare gli autori dei post aggressivi nei suoi confronti e chiesto l'acquisizione, da parte della Polizia Postale, di fake news, video e notizie false e gravemente lesive del suo nome.

Lo ha annunciato lui stesso, in un comunicato.

Il provvedimento riguarda i fatti accaduti lo scorso 2 agosto fuori dal Consiglio regionale, dopo e durante la riunione dell'Assemblea durante la quale si stavano discutendo numerose mozioni sulla sanità sarda, in particolare la decisione dell'Assessorato di non rinnovare la convenzione con l'Aias (Associazione Italiana Assistenza Spastici) dopo il 31 dicembre.

Sindacati e dipendenti si erano riuniti sotto il palazzo di via Roma per protestare contro la decisione della Regione. Alla fine della riunione del Consiglio regionale, Arru fu oggetto di urla e accuse. La sua auto fu protetta per alcuni metri dalle forze dell'ordine fin quando non fu abbastanza lontana.

Dopo quell'episodio l'assessore ha rilasciato dichiarazioni spontanee alla Procura di Cagliari e chiesto ai suoi legali di agire contro chi si è poi ulteriormente accanito sui social.

"Ricorrere alle querele non è mai stato un mio modus operandi - ha spiegato l'assessore - perché ho sempre scelto il dialogo e il confronto, anche di fronte a dure contestazioni e critiche. Ma sulla vicenda Aias sono state dette e scritte falsità e accuse infamanti e inaccettabili, verso me e la mia famiglia, che hanno ulteriormente peggiorato un clima già molto teso".

(Unioneonline/D)

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