Si fa sempre più grave la crisi della lira turca, che nelle ultime ore ha raggiunto i nuovi minimi storici e attualmente è quotata 6 per un dollaro.

La moneta del Paese guidato dal presidente Recep Tayyip Erdoğan - da poco riconfermato nella sua carica - ha perso un terzo del suo valore in pochi mesi e la nazione sta vivendo un momento di altissima inflazione, con i rendimenti dei titoli di Stato che hanno raggiunto il 20%.

Una situazione che il capo di Stato ha imputato a "manovre" di presunti nemici dello Stato: "Ci sono diverse campagne in corso, non prestate loro alcuna attenzione", ha detto rivolgendosi al popolo, "non dimenticate questo: se loro hanno i dollari, noi abbiamo la nostra gente, il nostro diritto, il nostro Allah".

Da giorni la crisi turca sta allarmando i mercati e gli investitori e la Banca Centrale Europea, che - secondo quanto riporta il "Financial Times" - teme ripercussioni per gli istituti di credito dell'Eurozona, in particolare italiani, spagnoli e francesi.

Il quotidiano britannico cita tra le banche più esposte Unicredit, Bbva e Bnp Pariba e sostiene che la situazione non sarebbe ancora "critica", ma solo in fase di monitoraggio.

Intanto in mattinata le principali Borse europee hanno aperto in negativo: Piazza Affari ha visto salire lo spread, che ha toccato quota 260 punti.

(Unioneonline/F)

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