"I passeggeri sono pregati di non dare monete ai molestatori. Scendete perché avete rotto. E nemmeno agli zingari: scendete alla prossima fermata, perché avete rotto i c...".

Questo il messaggio, letto da una voce femminile attraverso gli altoparlanti di bordo, che i passeggeri del regionale in partenza alle 12.20 da Milano per Cremona e Mantova, hanno ascoltato con un certo sconcerto.

Subito alcuni viaggiatori, imbarazzati, hanno denunciato l'accaduto sui social e via mail a Trenord.

Dal canto suo, l'azienda di trasporti ha aperto un'inchiesta interna giudicando il fatto "grave e inqualificabile". E ha anche dichiarato: "Il dispositivo da cui si lanciano quel tipo di avvisi non si trova in cabina e, attraverso una manomissione, può essere accessibile anche ai passeggeri".

Si è trattato di uno scherzo di cattivo gusto? Sembrerebbe proprio di no, perché stando alle prime indagini effettuate pare che la voce sia proprio quella di una dipendente dell'azienda che gestisce il servizio ferroviario regionale. E che in quel momento era nel pieno delle sue funzioni.

Ora sono al vaglio i provvedimenti, che possono andare dalla sanzione fino al licenziamento.

L'inchiesta farà luce su quando accaduto.

SALVINI: "PENSIAMO AI PASSEGGERI" - "Invece di preoccuparsi per le aggressioni a passeggeri, controllori e capitreno - il commento su Twitter del ministro dell'Interno Matteo Salvini -, qualcuno si preoccupa dei messaggi contro i molestatori. Viaggiare sicuri è una priorità!".

(Unioneonline/s.a.)
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