Aggredito al parcheggio della spiaggia con un manganello: a raccontare quanto accaduto qualche giorno fa a Porto Pollo (Palau) è Massimo C., un turista 48enne originario di Roma che trascorre qualche giorno di vacanza in Sardegna insieme al fratello, disabile al 100 per cento.

"Mercoledì scorso - spiega alla redazione di unionesarda.it - sono andato al mare con mio fratello. All'ingresso del parcheggio auto ho esibito all'addetto il tagliando che dà diritto all'utilizzo degli stalli riservati. Sollevata la sbarra, sono entrato e ho posteggiato all'interno delle strisce gialle".

Ma la sorpresa è stata al pomeriggio, quando intorno alle 19, ha trovato la macchina danneggiata. "Ho chiesto informazioni all'addetto perché avevo notato le telecamere, ma mi è stato risposto che erano puntate solo sulla prima parte dell'area e non su quella verso la spiaggia. A malincuore, sono risalito in auto e mi sono diretto verso l'uscita". La sbarra però è rimasta al suo posto, non è stata alzata: "Ho chiesto quindi spiegazioni, ma lo stesso addetto ha ribadito che avevo parcheggiato dentro le strisce blu, quindi avrei dovuto pagare", spiega Massimo C., che ha anche annunciato l'intenzione di chiamare carabinieri o polizia: "Mi sentivo vittima di una sorta di sequestro, non potendo uscire da quello spazio".

È nata una discussione, a tratti molto accesa, "fino a quando lui (il custode del parcheggio, ndr) è uscito dal gabbiotto con in mano un manganello e mi ha ripetutamente colpito".

A quel punto "sono intervenuti altri addetti, che hanno effettivamente avvisato le forze dell'ordine".

Lo sventurato turista è dovuto ricorrere alle cure di una guardia medica che gli ha riscontrato ecchimosi e lesioni. "Il problema più grande - dice - è stato calmare mio fratello. Ha visto tutta la scena e si è molto agitato, tanto che per due notti non ha dormito. Ho dovuto portarlo anche in ospedale, a Olbia, dove gli è stato diagnosticato un grave stato d'ansia".

Massimo C. ha presentato denuncia ai carabinieri, e ha chiesto un incontro col sindaco: "Sono stati tutti gentilissimi, e li ringrazio. Voglio anche chiarire che da tempo frequento la Sardegna, ed è per me fondamentale fare una distinzione tra chi si comporta bene e chi no. I sardi non sono come l'individuo che mi ha aggredito, i sardi sono quelli che mi hanno aiutato e che mi hanno mostrato solidarietà".

Sabrina Schiesaro

(Unioneonline)
© Riproduzione riservata