Soccorre un gommone con a bordo 108 migranti, recuperati nel Mediterraneo, poi li riporta in Libia: sarebbe questa, secondo la ricostruzione fatta dall'esponente di Liberi e Uguali Nicola Fratoianni, l'attività portata a termine dalla Asso 28, nave battente bandiera italiana che svolge il ruolo di supporto a una piattaforma petrolifera.

Se la vicenda fosse confermata, così come il fatto che il trasferimento a Tripoli sia stato effettuato dietro indicazione della Guardia costiera italiana, "si tratterebbe di un precedente gravissimo", aggiunge Fratoianni.

Da una prima ricostruzione, la Asso 28 ha preso a bordo i migranti e ha poi seguito le indicazioni delle autorità, che hanno disposto il trasferimento al porto di Tripoli, dove sono stati sbarcati senza quindi avere la possibilità di chiedere asilo, come è invece previsto dalla legge: la Libia infatti non è considerata porto sicuro, luogo in cui - secondo la convenzione di Ginevra - devono essere condotti i migranti soccorsi.

Alcune ore dopo la diffusione della notizia, è arrivata la smentita del vicepremier Matteo Salvini con un post su Facebook.

"La Guardia Costiera Libica nelle ultime ore ha salvato e riportato a terra 611 immigrati. Le ONG protestano e gli scafisti perdono i loro affari? Bene, noi andiamo avanti così! P.s. La Guardia Costiera Italiana non ha coordinato e partecipato a nessuna di queste operazioni, come falsamente dichiarato da una Ong straniera e da un parlamentare di sinistra male informato", si legge nel messaggio.

(Unioneonline/s.s.-F)
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