Crescono le aree retroportuali inserite nel perimetro di quella che dovrebbe diventare la Zona economica speciale del nord Sardegna.

Il Consorzio industriale provinciale di Sassari aveva già delimitato oltre 500 ettari di superficie destinate alla Zes (307 area industriale-Porto Torres, 78 Truncu Reale-Sassari e 115 San Marco- Alghero) ma, nella rimodulazione richiesta dalla Regione, l'ente ha inserito anche il Centro intermodale, altri 24 ettari di spazio riservato al deposito e smistamento delle merci posto sulla strada provinciale in direzione Stintino.

Un'area vasta quella della Zes che dal pontile Secchi arriva al depuratore industriale e che comprende la Macroisola. "Ma è necessario che il Comune di Porto Torres spinga per ottenere un finanziamento per ristrutturare e riqualificare il Centro Intermodale, una struttura da periziare e rimettere a nuovo", ha sottolineato Claudio Pecorari delegato del Consorzio industriale per Porto Torres.

La struttura realizzata circa 25 anni fa presenta infiltrazioni nel tetto e quadri elettrici da rifare, inoltre all'interno alcune apparecchiature sono state trafugate e altre danneggiate.

Giovedì un primo sopralluogo presso la struttura sita nella zona industriale dei membri delle commissioni Attività produttive e Patrimonio presiedute rispettivamente da Loredana De Marco e Carlo Marongiu. Lunedì l'amministrazione sarà presente all'incontro in programma a Sassari con l'assessore della Programmazione Raffaele Paci che ha avviato le consultazioni con le amministrazioni locali nei territori interessati, insieme all'Autorità del sistema portuale della Sardegna, agli assessorati dell'Industria, degli Enti Locali e dei Trasporti, ai Consorzi Industriali.
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