Circa 30 ragazzini italiani di 14 anni di ritorno da un viaggio studio a Londra sono bloccati da due giorni all'aeroporto Stansted della capitale britannica a causa di Ryanair.

È quanto ha denunciato a Tgcom la mamma di uno degli adolescenti.

Un'odissea che comincia la sera del 26 luglio. "Dopo aver fatto il check-in - racconta la donna - i ragazzi sono saliti sull'aereo ma sono rimasti bloccati sul velivolo per qualche ora. Poi il personale comunica che il volo è stato cancellato, li fa scendere e - quando sono le 3 di notte - li porta in hotel".

Giusto il tempo di dormire "non più di quattro ore", perché devono lasciare la stanza al mattino, poi i 30 ragazzi passano l'intera giornata nella hall dell'albergo.

Nel tardo pomeriggio del 27 luglio i taxi li riportano in aereoporto, dove Ryanair ha messo a disposizione un volo apposito. e ricomincia la trafila: controlli, imbarco e si risale sull'aereo.

Niente da fare, neanche questa volta è quella buona: lo staff della compagnia aerea li fa scendere di nuovo, la motivazione è poco chiara. Qualcuno dice che manca il personale di terra, qualcun altro che il volo è bloccato per il maltempo.

E quel che è peggio è il fatto che - saltato il secondo volo - Ryanair smette di fornire assistenza, e i ragazzini sono costretti a passare tutta la notte in aeroporto.

"Non possono, a 14 anni, Ryanair deve dare delle risposte per quello che sta accadendo", si sfoga la madre.

I motivi dei rinvii non sono chiarissimi: "Si pensa che giovedì sia stato per lo sciopero e venedì per il maltempo - continua ancora la donna - ma il problema è il fatto che non abbiano più assistenza. Loro sono abbastanza tranquilli, ma iniziano a essere un po' turbati e sentono il disagio di non poter riposare e non avere notizie certe".

Ora pare che la situazione si sia sbloccata: "Pare che entro stanotte i ragazzi dovrebbero tornare, tra Milano e Bergamo, divisi in tre gruppi".

(Unioneonline/L)
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