Un uomo che ha sempre scelto la riservatezza, e anche il suo addio sarà discreto.

Un funerale strettamente privato quello che saluterà Sergio Marchionne, su cui al momento non trapela alcun dettaglio.

Stando alle prime informazioni pare si svolgerà in America o in Canada, forse proprio a Toronto dove è seppellita la mamma, e il corpo dell'ex AD di Fiat-Chrysler verrà cremato.

Nel frattempo, a fare maggiore luce sulle cause che stanno dietro al decesso, arriva una nota dell'ospedale di Zurigo.

"Sergio Marchionne era un paziente dell'Ospedale universitario di Zurigo. Da più di un anno si era sottoposto a diverse cure per una grave malattia", conferma per la prima volta la struttura svizzera.

Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Ats, l'ospedale ha inoltre precisato che durante la degenza "si è fatto ricorso a tutte le possibilità offerte dalla medicina di punta, ma il signor Marchionne purtroppo è deceduto. Ne siamo estremamente dispiaciuti ed esprimiamo alla famiglia le nostre più sentite condoglianze".

Per rispetto della privacy, i responsabili dell'ospedale universitario si erano finora rifiutati di rilasciare qualsiasi dichiarazione sulle condizioni di Marchionne.

A rompere la cortina del silenzio anche Pier Luigi Battezzato, il padre della compagna di Marchionne, Manuela, che in un'intervista rilasciata al Corriere ha raccontato: "Ho parlato con Sergio poco prima che venisse operato ed era tranquillo. Aveva persino fissato una riunione che avrebbe dovuto tenersi in questi giorni. Poi ci siamo dati appuntamento per le vacanze, c'era un progetto per riunire tutta la famiglia".

"Quello di Sergio doveva essere un intervento semplice – ha quindi aggiunto - E invece è accaduto il peggio. Non lo so, a volte penso che se non fossero andati in Svizzera forse sarebbe stato diverso... se si fosse fatto operare alle Molinette, qui in Italia... Forse non era nella condizione di affrontare un'operazione. Non saprei, lui è arrivato in clinica fisicamente provato".

In serata è arrivata la replica di Fca al comunicato dell'ospedale di Zurigo: "Per motivi di privacy sanitaria, la società non aveva conoscenza dei fatti relativi allo stato di salute del dottor Marchionne. La società ha appreso che il dottor Marchionne aveva subito un intervento chirurgico ed ha emesso una dichiarazione al riguardo. Venerdì 20 luglio la società è stata informata dalla famiglia del dottor Marchionne senza alcun dettaglio del serio deterioramento delle sue condizioni e che di conseguenza egli non sarebbe stato in grado di tornare al lavoro. La società ha, quindi, prontamente assunto ed annunciato le necessarie iniziative il giorno seguente".

(Unioneonline/v.l.)

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