Più posti e frequenze maggiori.

La Giunta regionale approva lo schema della nuova continuità territoriale, che dovrebbe entrare in vigore da aprile 2019.

L'aumento dei posti a disposizione crescerà del 57 per cento rispetto ai minimi previsti dall'attuale decreto ministeriale.

Si passerà dai 2.461.900 posti offerti ogni anno a 3.672.532. Anche il numero di voli garantiti sarà superiore a quello attuale del 15 per cento.

Rimarranno invariate le tariffe per i residenti (40 euro più tasse per Roma e 49 euro più tasse per Milano), mentre per tutti gli altri passeggeri è stato stabilito un tetto massimo di 120 euro per il periodo invernale e di 147 euro nel periodo estivo.

Per evitare prenotazioni fasulle o doppie si applicherà una penale al cambio biglietto per i non residenti: in caso di cambio di data o ora del viaggio nei tre giorni prima della partenza verrà pagata una multa del 50 per cento della tariffa.

"La Conferenza dei servizi con Ministero ed Enac ha mantenuto una posizione di serietà e di onestà evitando di scrivere un progetto che avrebbe soddisfatto le aspettative soltanto virtualmente ma con la certezza che sarebbe stato bloccato dalla Commissione Ue prima ancora di vedere la luce - spiega l'assessore ai Trasporti Carlo Careddu -. Non potevamo rischiare di privare l'isola della Continuità territoriale consegnandola alle fredde logiche del mercato e del profitto. Abbiamo quindi difeso le nostre esigenze riguardo alla necessità di avere maggiore capacità offerta rispetto al passato. Per il futuro - dice l'assessore - auspico che le regioni insulari sappiano far valere la propria condizione non solo in astratto, ma con la modifica degli strumenti normativi attualmente vigenti affinché il diritto alla mobilità e all'accessibilità della Sardegna sia riconosciuto e regolato adeguatamente e definitivamente".

Michele Ruffi

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