Un miracolo.

Così uno dei 12 ragazzi salvati dalla grotta thailandese di Tham Luang, insieme al loro allenatore 25enne, Ekkapol Chantawong, ha descritto il momento in cui i giovani calciatori hanno sentito e poi visto arrivare i sommozzatori venuti a salvarli.

Adul Sam-on, 14 anni, soprannominato Dul, ha raccontato quei momenti durante la conferenza stampa in cui i ragazzini - dimessi oggi dall'ospedale di Chang Rai dopo otto giorni di degenza - hanno risposto alle domande della stampa.

Visto il loro buono stato di salute, è stato permesso loro di lasciare la struttura un giorno prima del previsto ed è stata subito organizzato un incontro con i giornalisti "perché possano fare loro tutte le domande che vogliono - ha spiegato Sunsern Kaewkumnerd, portavoce del governo - e poi, una volta a casa con i loro genitori, li lascino in pace".

I dodici "cinghialotti" si sono presentati all'incontro con la stampa vestiti con la divisa della squadra.

I ragazzini si sono scusati per "essere stati biricchini", avendo deciso di entrare nella grotta, senza aver avvertito i genitori.

Si sono poi detti dispiaciuti e in colpa per la morte del Navy Seal, che ha perso la vita per mancanza di ossigeno nella preparazione dell'operazione di recupero.

I 12 ragazzini salvati con la foto del sub morto durante le operazioni di soccorso
I 12 ragazzini salvati con la foto del sub morto durante le operazioni di soccorso
I 12 ragazzini salvati con la foto del sub morto durante le operazioni di soccorso

THAILANDIA: "I RAGAZZI STANNO BENE":

(Unioneonline/F)

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