Sebastien Frey è stato uno dei portieri col rendimento più continuo degli anni Duemila.

Dopo le giovanili a Cannes si è trasferito subito in Italia dove però la prima esperienza non è stata certo positiva: il titolare era l'esperto Gianluca Pagliuca e lui faceva il terzo.

L'estremo difensore di Thonon-les Bains non si è mai arreso e dopo una serie di prestiti ha trovato la stabilità a Parma, nella stagione 2001-2002, dove è arrivato in sostituzione di Buffon: mica uno qualunque.

Una responsabilità importante che però Frey ha accettato con piacere conquistando addirittura la Coppa Italia.

Nel 2005 il salto effettivo con l'approdo alla Fiorentina: una delle più forti di sempre.

Il francese ha giocato con Toni, Mutu, Jorgensen, Jovetic lottando ad armi pari anche in Champions League con avversari di tutto rispetto.

Come quella volta contro il Bayern Monaco nel 2010 dove l'arbitro Ovrebo ha permesso ai bavaresi di passare il turno non segnalando un fuorigioco evidente del tedesco Klose.

Frey ha concluso la parentesi italiana con due ottime annate al Genoa prima di ritirarsi in Turchia al Bursapor nel 2014-2015. Ma non hai mai dimenticato il nostro Paese. Ne ha parlato con L'Unione Sarda.it, passando per il mondiale russo dove la sua Francia è una delle pretendenti alla vittoria.

Partiamo subito da Russia 2018. La Francia si è qualificata, l'Argentina ha avuto grosse difficoltà...

"Tutte le grandi nazionali stanno facendo fatica, è un torneo molto equilibrato. Abbiamo visto la Francia passare, ma non passeggiare, stesso discorso per l'Argentina che dopo un inizio scricchiolante alla fine ce l'ha fatta. Questo è dovuto al fatto che ormai anche le piccole sono organizzatissime, dal punto di vista tattico e tecnico, e non è mai facile vincere".

Qual è per lei la favorita?

"Devo dire che ci sono tante squadre che stanno facendo bene. Personalmente, mi piace tantissimo la Croazia e credo possa fare tanta strada. Ha un giocatore che mi fa impazzire come Luka Modric che ha dimostrato tantissimo col Real Madrid ed è imprescindibile anche per la nazionale. Ma ci sono tante altre individualità importanti e, se devo fare un nome come principale outsider, faccio quello della Croazia".

Arrivando all'Italia, l'Inter ha acquistato un ottimo centrocampista: cosa ne pensa?

"Nainggolan per l'Inter è un grande acquisto. Mi piace veramente tanto perché dà ritmo, quantità, corsa. Cose che forse in passato sono un po' mancate ai nerazzurri".

Come descrive il rapporto con l'Italia?

"Sono molto legato a tutte le squadre in cui ho giocato. Inter, Parma, Fiorentina, Genoa. A proposito dei viola lo scorso anno sono riusciti a fare una vera e propria impresa: 58 punti non sono pochi. Hanno lottato con tutte le big fino all'ultimo con squadre che hanno speso molto. Sono giovani e ambiziosi, ma per ovvi motivi anagrafici un po' inesperti e questo conta. Ci vuole pazienza, poi la piazza è molto importante: i tifosi sono esigenti".

Le stagioni migliori le ha vissute con la Fiorentina.

"Abbiamo fatto grandi cose, eravamo veramente una grande squadra. Spero i viola in futuro si possano togliere tante soddisfazioni".

Filippo Migheli

(Unioneonline)

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