È indagato anche per omicidio volontario Claudio Pinti, l'autotrasportatore accusato di avere fatto sesso non protetto con oltre 200 partner (donne e uomini), senza informare i partner di essere sieropositivo all'Hiv.

La Procura di Ancona ha aperto un nuovo fascicolo, uno stralcio di quello principale per lesioni gravissime, per indagare sulla morte della moglie dell'uomo, deceduta circa un anno fa, anche lei sieropositiva.

Da lei Pinti aveva avuto una bambina.

Gli agenti della squadra mobile hanno sequestrato le cartelle cliniche della donna.

L'inchiesta indaga sul contagio della coniuge e sul fatto che Pinti potrebbe aver nascosto anche a lei la malattia.

Il 36enne si trova nel carcere di Montacuto dopo essere stato arrestato lo scorso 12 giugno, in seguito alla denuncia della sua ex fidanzata, rimasta contagiata.

Venerdì si attende il Riesame per la richiesta di scarcerazione avanzata dal suo legale, l'avvocato Alessandra Tatò.

(Unioneonline/F)

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