Tre mesi di piogge quasi ininterrotte danneggiano i vigneti. È ancora presto per dire quanta, e quale, sarà la vendemmia 2018 ma i danni potrebbero superare il 50 per cento. Tutto per gli effetti, nefasti, della peronospora e di altre malattie fungine: favorite dall'umidità che i viticoltori di Ussana e Donori contrastano, con risultati solo parziali, con ripetuti e costosi trattamenti.

Zolfo e rame, e altri sistemici, per provare ad arrestare l'insorgere della peronospora. "In qualche vigneto i danni arrivano al 100 per cento", dice Dario Loddo, viticoltore di Ussana.

Alle porte di Donori un'altro caso nell'azienda Sa Defenza, un piccolo gioiello tirato su da tre giovani fratelli: Pietro, Paolo e Anna Marchi. "I danni ci sono e si vedono: il tempo inclemente ci costringe a trattare ripetutamente con zolfo e con dei macerati che prepariamo qua in azienda", spiegano i tre fratelli Marchi. Il loro sguardo va alle viti, e ai grappoli decimati dal fungo.

Effetto di una primavera straordinariamente piovosa, di segno opposto rispetto alla scorsa annata quando la siccità disegnò una vendemmia con pochi grappoli ma grande qualità.
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