Si è conclusa con richieste di condanna per oltre un secolo - tra le quali spiccano i vent'anni sollecitati per il presunto capobanda Giovanni Antonio Mereu, noto Gianni "Caddina" di Orgosolo - la lunga requisitoria durata oltre sette ore nel processo in abbreviato contro la banda sgominata dalla direzione distrettuale antimafia tra la Sardegna, la Calabria e l'Emilia Romagna.

Tra i vari reati contestati al gruppo, presunti traffici di droga e di armi e il tentativo di furto della salma di Enzo Ferrari, sepolta a Modena, per poi chiedere il riscatto.

La parte più consistente della presunta banda è sotto processo a Nuoro ma oggi il procuratore aggiunto Gilberto Ganassi ha concluso una lunga requisitoria iniziata stamattina e proseguita nel pomeriggio, chiedendo una sfilza di condanne ai presunti vertici dell'associazione.

Tra i reati contestati, a vario titolo, ci sono l'associazione a delinquere finalizzata al traffico di armi e di droga, l'estorsione e vari altri reati.

Tra le richieste di condanna più consistenti, dieci anni agli orgolesi Pasquale Musina, Antonio Mereu ("Antoni Mannu"), Giovanni Succu e ai calabresi Francesco Riillo ed Emiliano Renato Bazzan.

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