È morta nell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari una bimba di Lucera (Foggia) di appena 13 mesi che era stata ricoverata a causa della sindrome emolitico uremica (Seu).

Le sue condizione si sono via via aggravate, con la comparsa di febbre altissima.

Ora la Asl di Foggia ha attivato l'unità di crisi per controllare tutti gli spostamenti fatti negli ultimi 10 giorni dal nucleo familiare della piccola e avere l'elenco dettagliato degli alimenti assunti e dei negozi in cui sono stati acquistati.

I controlli si estenderanno dunque su esercizi commerciali, allevamenti della zona, e anche sull'acqua del mare.

COSA È LA SEU - Si tratta di una malattia acuta molto grave che colpisce bambini e anziani. I primi sintomi sono vomito e diarrea (spesso con sangue), nel giro di pochi giorni la tossina prodotta dal batterio che causa la malattia raggiunge il rene e determina insufficienza renale, con produzione di urine scarsa o assente. Altri due sintomi che si presentano sono l'anemia emolitica (globuli rossi frammentati ed emoglobina ridotta) e la riduzione del numero di piastrine.

La Seu è provocata nel 70-80% dei casi da un'infezione intestinale causata da un batterio che produce nell'intestino una potente tossina che va a colpire soprattutto il rene.

Per prevenirla, spiega l'Istituto Superiore di Sanità, bisogna evitare il consumo di carne poco cotta (soprattutto se trita), di latte crudo non pastorizzato e derivati, lavare con attenzione frutta e verdura, fare attenzione al consumo di insaccati e assicurarsi (soprattutto in campagna) che l'acqua sia conservata in modo corretto, in luoghi asciutti e contenitori chiusi.

Una persona sana la può inoltre contrarre da una infetta.

(Unioneonline/L)
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