Il Parlamento britannico a Westminster ha bocciato tutti gli emendamenti introdotti nelle scorse settimane alla legge quadro sulla Brexit, modifiche che volevano porre un freno al divorzio "hard" da Bruxelles e concedere più autonomia alla Scozia.

E gli indipendentisti dello Scottish National Party ora sono su tutte le furie, e tornano a parlare di indipendenza.

Il partito di Nicola Sturgeon, primo ministro donna di Edimburgo, denuncia il restringimento dei tempi del dibattito parlamentare imposto dal governo di Theresa May.

"Westminster non lavora nell'interesse della Scozia", tuona Sturgeon, che rilancia - nel caso si opti per una "hard Brexit" - l'ipotesi di un referendum per la secessione dal Regno Unito.

(Unioneonline/L)

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