Pedinavano le loro vittime, studiavano i movimenti e organizzavano le rapine a Cagliari. Cinque componenti di una banda, specializzata nei colpi ai danni di commercianti che stavano andando in banca per versare gli incassi, sono stati arrestati all’alba di stamattina tra Cagliari, Assemini, Selargius e Quartucciu dalla Polizia.

Gli agenti della Squadra mobile, coordinati dal dirigente Marco Basile, hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare richieste dal pm Alessandro Pili e firmate dal gip Ermengarda Ferrarese.

Almeno due le rapine (alla titolare di un market e alla dipendente di una società di slot machine) contestate ai cinque che hanno ricoperto diversi ruoli come emerso dalle indagini. L’urgenza dell’applicazione della custodia cautelare in carcere è dettata dalla pericolosità della banda che anche in queste settimane stava organizzando una nuova rapina.

In carcere sono finiti Gin Fois (50 anni, di Pirri), Roberto Saddi (37, di Assemini), Gianluca Loddo (46, di Selargius), Pierpaolo Cabras (55, di Selargius) e Andrea Argiolas (44, di Cagliari).

Due i colpi ricostruiti dagli investigatori della Mobile. Quello del 6 marzo scorso in viale Ciusa, con la rapina alla titolare di un market di Quartu: aggredita e derubata prima che potesse versare nella vicina filiale della Banca di Cagliari. I banditi erano fuggiti con quasi 40mila euro. E poi quello del 16 aprile in via Famagosta, con la dipendente di una ditta di slot machine minacciata con una pistola (puntata anche su un automobilista che stava per intervenire in soccorso della vittima): i rapinatori erano scappati con 5mila euro.

Le indagini hanno permesso, dopo alcune perquisizioni a casa di Argiolas, di recuperare lo scooter usato per uno dei colpi, abbigliamento e la pistola. Ritrovata anche una valigetta della vittima derubata in via Famagosta.

I cinque avrebbero ricoperto vari ruoli nelle due rapine. Decisive le riprese delle telecamere di sicurezza e le intercettazioni ambientali.

"Stiamo dando risposte immediate quando vengono commessi dei reati, arrestando subito i responsabili", ha ricordato iI questore Pierluigi D’Angelo.

IL VIDEO DELL'OPERAZIONE:

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