Si fa sempre più critica la situazione tra Italia e Francia dopo che - sul caso Aquarius, la nave carica di migranti respinta da La Valletta e Roma - il presidente Macron ha definito l'Italia "cinica" (e il portavoce di En Marche "vomitevole") e per tutta risposta Palazzo Chigi ha detto di non accettare "lezioni ipocrite".

Dopo il botta e risposta odierno tra Salvini e l'inquilino dell'Eliseo il premier Giuseppe Conte ha deciso di annullare il viaggio a Parigi e il faccia a faccia con Macron: "Non ci sono le condizioni", ha fatto sapere il premier.

In mattinata Salvini, intervenendo in Senato, ha nuovamente preteso il dietrofront della Francia per quelle frasi, mentre l'Eliseo ha negato di aver ricevuto una richiesta ufficiale di scuse.

"Se i francesi avranno l'umiltà di chiedere scusa, pari e patta, amici come prima e si lavora in tutte le sedi. Però gli insulti da parte di chi respinge e chiude i porti non li accettiamo", ha rimarcato il ministro dell'Interno.

E ancora: "Non abbiamo niente da imparare da nessuno in termini di solidarietà. La nostra storia di generosità e di volontariato non merita di essere apostrofata in questi termini da esponenti del governo francese".

Anche il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha annullato il viaggio in Francia - dove doveva incontrare l'omologo parigino - mentre Salvini ha detto che "Conte è legittimato a non andare al vertice di Parigi, e noi lo sosterremo. Ci sono ragioni molto fondate per prendere questa decisione''.

E Macron ha respinto al mittente la richiesta di scuse: "Dare ragione a chi cerca la provocazione, a chi respinge una nave che si sta avvicinando alle coste, sarebbe un modo vero di aiutare i democratici? Non dimentichiamo chi ci ha interpellati, li conosciamo bene (riferendosi al governo italiano, ndr)", ha dichiarato il presidente francese, inasprendo così le tensioni tra i due Paesi. Poi ha aggiunto, per tenderci la mano, ha detto che Parigi lavora "mano nella mano" con Roma nel gestire i flussi migratori, e che bisogna andare avanti "senza farsi dominare dalle emozioni".

MOAVERO E L'AMBASCIATORE FRANCESE - Sul caso è intervenuto anche il ministro degli Esteri Moavero Milanesi, che ha convocato l'ambasciatore francese.

"Simili dichiarazioni stanno compromettendo le relazioni tra Italia e Francia - ha detto -. I toni impiegati sono ingiustificabili, tenuto conto che da molti mesi ormai il nostro Paese ha pubblicamente denunciato l'insostenibilità dell'attuale situazione di latitanza di un approccio coordinato e coeso a livello europeo circa la gestione dei flussi migratori, rispetto ai quali l'Italia non si è mai tirata indietro".

"Anche uno Stato amico e alleato può dissentire dalle posizioni di un altro Stato, ma tale dissenso dovrebbe essere espresso in forme e modi coerenti con tale rapporto di amicizia, in particolare tenendo a mente che anche in tempi recenti l'Italia non ha fatto mancare alla Francia il proprio aiuto per fornire la necessaria assistenza a persone migranti".

AQUARIUS VERSO LA SPAGNA - La nave Aquarius è salpata ieri sera, intorno alle 21, verso la Spagna. Destinazione: il porto di Valencia.

Scortata da due navi italiane, una della Guardia costiera e una della Marina militare, sulle quali sono state trasbordate circa 400 persone, da due giorni era ferma a 27 miglia da Malta e a 35 dalla Sicilia.

LA DICIOTTI - Oggi a Catania è arrivata un'altra nave carica di migranti, la Diciotti, che ha recuperato 937 persone - e anche due cadaveri - in sette diversi interventi in mare.

(Unioneonline/D)

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