Novanta giorni di tempo.

È il termine dato all'Ente di Governo d'Ambito "Egas" dal Tar Sardegna perché predisponga tutti gli atti necessari affinché Abbanoa possa prendere pienamente in carico (fino a oggi c'è stata una gestione provvisoria) la rete idrica della borgata marina-turistica di Torre delle Stelle.

Il Tribunale Amministrativo, accogliendo il ricorso presentato da Abbanoa, ha riconosciuto "l'illegittimità del silenzio mantenuto da Egas" condannando l'Ente di governo d'Ambito della Sardegna ad avviare il procedimento e a concluderlo con l'adozione di un provvedimento entro il termine di 90 giorni dalla notificazione della sentenza.

Abbanoa, una volta avute le autorizzazioni fino a ora mancanti a causa dei ritardi imputabili alla vecchia direzione generale dell'Egas, dovrà gestire la rete idrica che necessita di lavori di manutenzione (intervento milionario) mentre resterà l'obbligo a carico del territorio di predisporre la realizzazione della rete fognaria.

La situazione più grave riguarda proprio lo smaltimento dei reflui fognari.

In buona sostanza, il Tribunale amministrativo della Sardegna ha riconosciuto "l'illegittimità del silenzio mantenuto da Egas".

Sul passaggio di gestione del servizio idrico di Torre delle Stelle, infatti, la precedente amministrazione dell'Ente di Governo d'Ambito della Sardegna aveva disposto un atto provvisorio, peraltro scaduto il 31 dicembre 2016.

Abbanoa aveva immediatamente diffidato la vecchia gestione di Egas ad assumere entro e non oltre 30 giorni, i provvedimenti di competenza per il trasferimento definitivo e per assicurare nuovamente l'equilibrio economico finanziario del servizio.

I costi di gestione di Torre delle Stelle sono pesati in questi ultimi due anni sulle bollette di tutti i clienti della Sardegna. Per questi motivi i Giudici amministrativi hanno riconosciuto legittime le contestazioni di Abbanoa, difesa dagli avvocati Enrico Stajano e Giuseppe Macciotta, e imposto all'Egas di procedere alla conclusione dell'iter per l'adozione del procedimento entro 90 giorni.

Non solo: il Tribunale ha fissato per il prossimo 18 dicembre una nuova udienza per valutare il risarcimento dei danni subiti da Abbanoa che ancora oggi continua a garantire il servizio a proprie spese con costanti interventi nelle reti idriche.
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