Il nucleo di polizia economico-finanziaria di Cagliari ha dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari nei confronti di un elicotterista emiliano di 42 anni, Loris Sabatucci.

L'uomo è stato colpito dalla misura restrittiva della libertà personale a conclusione delle indagini condotte dal Gico delle Fiamme gialle sotto il controllo della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo.

Era implicato nelle vicende sul sequestro di oltre 11 chili di cocaina avvenuto nel luglio 2017 che aveva portato all'arresto in flagranza di reato di altre tre persone, tuttora in carcere. Le attività investigative hanno, infatti, consentito di accertare che, in tale occasione, l'ingente partita di stupefacente era stata trasportata in Sardegna a bordo di un elicottero e che il velivolo era stato pilotato proprio da Sabatucci, risultato anche il proprietario del mezzo.

Importanti elementi di riscontro sono stati ricavati da una minuziosa analisi dei tabulati del traffico telefonico e dei messaggi scambiati, rinvenuti sulle utenze poste sotto sequestro, da una consistente ma discreta attività di osservazione svolta sul territorio sardo nei confronti dei soggetti implicati nella vicenda, dall'audizione di diversi testimoni e dall'acquisizione dei filmati di videosorveglianza delle aree interessate dall'importazione della cocaina sull'Isola.

Secondo la Finanza Sabatucci, assieme ad altri due moldavi, era coinvolto nella realizzazione di una vera e propria manifattura clandestina di sigarette allestita all'interno di un capannone, ubicato nel pavese, attrezzato con macchinari industriali utilizzati per la produzione e l'impacchettamento di sigarette da immettere poi sul mercato.

La scoperta della "fabbrica di sigarette" - che da un punto di vista investigativo non annovera precedenti di pari livello - è stata possibile grazie a un blitz organizzato dalle Fiamme gialle cagliaritane e pavesi il 22 novembre 2017.

L'irruzione in un capannone industriale ubicato a Sannazzaro de' Burgondi aveva permesso di scoprire l'opificio clandestino e sequestrato oltre 35 tonnellate di tabacchi lavorati esteri.

Uscito dal carcere il 30 aprile e sottoposto agli arresti domiciliari, l'elicotterista ieri è tornato nella casa circondariale.
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