L'ex presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, definisce "autoritario" il governo di Madrid e dice di voler andare fino in fondo nella corsa per l'autonomia di Barcellona.

Per il catalano, in Spagna "i diritti fondamentali non sono garantiti, né la libertà di espressione".

Ripercorrendo gli ultimi sei mesi, Puigdemont considera il suo errore più grande quello di "essersi fidato dello Stato spagnolo" e di "non aver dichiarato l'indipendenza il 10 ottobre nel discorso al Parlamento".

La sua strategia (ora vive a Berlino) è molto chiara.

"La costruzione della repubblica catalana ha tre gambe - spiega - la comunità autonoma, la società civile organizzata e lo spazio europeo libero".

Nel frattempo, con ogni probabilità, lunedì verrà designato dal Parlamento il suo successore alla Generalitat, Quim Torra.

Puigdemont dovrebbe assumere la carica di "presidente del Consiglio della repubblica" catalana, facendo leva sul fatto che "l'indipendenza è già stata dichiarata e il Parlamento non ha cancellato quel voto".

(Unioneonline/M)

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