Agnese Usai era una persona di bassa statura, con i capelli corti e brizzolati. La bambina che avrebbe molestato ha descritto una donna alta e bionda con i capelli lunghi.

Lo rivelano gli avvocati della bidella suicida, che col suo gesto ha scosso la comunità di Sestu e non solo. "I tanti fratelli la proteggevano e proprio lei andava sempre a prendere i nipoti a scuola. Le volevano bene tutti".

Una persona così non può aver molestato una bambina di 4 anni.

Ma la verità ancora non c'è. Lei non ha avuto la forza di aspettare che la giustizia facesse il suo corso e l'ha fatta finita, nel bagno della propria abitazione.

Ai funerali, celebrati l'altro ieri, scolaresche, colleghi, personale scolastico, oltre a parenti e amici, hanno partecipato alla cerimonia tra le lacrime. Un gruppo di bambini ha portato rose bianche per la loro ex bidella, 64 anni, 40 spesi al servizio dei piccoli scolari.

Ora gli avvocati rivelano alcuni particolari che avrebbero potuto cambiare il corso delle cose: "La bambina è inattendibile", il suo racconto è "contraddittorio", per il tempo, "troppo", trascorso tra l'avvio delle indagini e la versione data dalla piccola al giudice ("potrebbe essersi trattato di un falso ricordo"), e per il fatto che, nel resoconto, ha descritto una persona diversa da quella sotto accusa: "Agnese Usai era alta un metro e 50, pesava 45 chili e ha sempre avuto i capelli grigi e corti. La piccola ha parlato di una persona coi capelli biondi e lunghi, di corporatura robusta e altezza medio alta". Insomma, "non l'ha riconosciuta", dicono gli avvocati, convinti che, visto l'incidente probatorio nel quale la vittima aveva confermato le accuse, gli elementi probatori fossero labili e che si sarebbe potuti arrivare all'archiviazione.

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